Fabrizio ruta: chi sono
Fabrizio Ruta: Chi sono?
Sono un essere umano sul Cammino, come tutti (che ne siano consapevoli o meno).
A sedici anni ho iniziato ad interessarmi a discipline corporee con una forte componente filosofica e spirituale.
In particolare mi interesso all’aikido e successivamente anche al tai-chi-chuan.
A 25 anni, dopo essermi laureato in agraria, scelgo l’insegnamento dell’aikido come professione in continuità con la mia profonda vocazione.
Divento così, in oltre 40 anni di attività, responsabile di dojo.
In seguito anche Consigliere, Direttore della rivista ufficiale dell’Associazione, VI dan, Shihan[1] e infine componente della Direzione didattica dell’Aikikai d’Italia[2].
Sono stato allievo diretto di molti grandi istruttori, in particolare di H. Tada sensei (IX dan, allievo del Fondatore dell’Aikido nonché uno dei più grandi maestri viventi di questa disciplina).
Lo considero il mio principale maestro di vita e ispiratore, a cui devo tutta la mia stima, riconoscenza ed amore.
Questo primo approccio mi ha aperto le porte ad una serie di interessi “collegati”.
Interessi
Tra questi l’alimentazione naturale, il digiuno terapeutico, le tecniche di respirazione e la meditazione.
Tutto quello che rientrava nelle categorie “naturale, olistico, spirituale, filosofico” attirava la mia attenzione.
Mi spingeva anche a lunghe e approfondite letture e alla partecipazione ad incontri e seminari dei più disparati:
- shiatsu
- alimentazione naturale
- sogno consapevole
- cristalloterapia
- canto armonico
- body mind centering
- biodanza
Verso i trent’anni mi sono accostato al tantra e poi alla psicoterapia (psicosintesi, PNL, bioenergetica, costellazione familiari, Hoffmann Quadrinity Process).
Divento così counselor ad orientamento core-energetico e “counseling relazionale” presso l’istituto Maithuna di tantra.
Dopo i quarant’anni mi sono accostato agli insegnamenti di Ruediger Dahlke (filosofia ermetica, psicoterapia archetipica, psicosomatica, digiunoterapia).
Intorno ai 60 anni, nella mia piena maturità, ho iniziato a dedicarmi a questa nuova avventura:
sviluppare e diffondere il Kokoro no tenkan che è contemporaneamente:
- via
- yoga
- disciplina
- rito
- arte
- danza che si dispiega su tutti i piani dell’essere.
Considero il kokoro no tenkan la sintesi di una vita di pratica, ricerca e insegnamento nel campo del benessere fisico, psicologico e spirituale.
[1] Shihan è un termine giapponese, usato in diverse arti marziali nipponiche come suffisso onorifico per istruttori particolarmente esperti e di livello più alto.
[2] L’Aikikai d’Italia è la prima, più grande ed importante associazione che diffonde l’Aikido in Italia.