cosa è il Kokoro no tenkan
Cosa è il Kokoro no tenkan?
Si tratta di una nuova disciplina che affonda le sue radici nell’Arte Marziale dell’Aikido, nella danza, nello yoga.
Possiamo dire senza dubbio che è una “Via del Cuore” (che è appunto uno dei significati del termine “Kokoro“) che ha come fine la conoscenza del proprio Vero io, attraversando il corpo e l’anima.
Rispetto all’Aikido da cui derivano i principi ispiratori, non può assolutamente essere definito come un’Arte Marziale, in quanto priva della dimensione dello scontro, a cui sostituisce l’Incontro con l’altro.
Rispetto alla danza non ha bisogno di un tipo di ritmo e melodie specifiche; la musica è usata come una “colonna sonora” che crea determinate atmosfere.
Non ci esibiamo in spettacoli o saggi di fine anno. I Movimenti eseguiti non sono quindi rivolti ad un pubblico esterno, ma evocano, all’interno di chi li pratica, armonia, bellezza e fluidità.
Rispetto all’hata yoga, basato su rigorosi esercizi psicofisici, tesi al controllo del corpo e della mente, a noi interessa maggiormente, seguendo l’etimologia della parola yoga (Giogo, unione), l’armonia tra io e Sé, l’aggregazione con gli altri praticanti, l’unione con l’Universo.
che cosa è il kokoro no tenkan?
Ma se non è un’Arte Marziale, allora cos’è?
Possiamo definirlo in svariati modi:
- Danza rituale
- Yoga dinamico
- Meditazione in movimento
- Arte evolutiva
- Via di conoscenza interiore
Cerchiamo dunque di definire meglio cosa è.
Movimento Evolutivo
È un’Arte evolutiva che si esprime attraverso dei Movimenti eseguiti da soli, a coppie o in gruppo.
Il suo scopo è di Realizzare gradualmente, attraverso i singoli incontri, un benessere fisico, emotivo e spirituale in chi si approccia.
All’esterno i suoi Movimenti possono apparire come forme di danza ma non siamo interessati a mostrare agli altri quello che pratichiamo perché si tratta di un’esperienza artistica creata per noi stessi.
Ciò che conta è l’armonia e la bellezza del Movimento atto a risvegliare le corrispondenti qualità in noi;
la relazione costruita sulla cooperazione, gentilezza e sostegno reciproco.
Con i nostri corpi creiamo così un’arte viva e ci trasformiamo in dei “mandala viventi” e i Movimenti diventano dei rituali, delle preghiere.
In realtà è molto difficile spiegare a parole questi concetti, per cui è opportuno partecipare ad uno dei nostri incontri per poter comprendere meglio ciò che vogliamo trasmettere.
L’aspetto evolutivo diviene, quindi, fondamentale in questa disciplina.
Si tratta, dunque, di un vero e proprio percorso di crescita personale.
il kokoro no tenkan spiegato con le immagini
Il nostro corpo non è una macchina da tenere in forma attraverso una “manutenzione ginnica”.
Noi siamo (anche) il nostro corpo e dobbiamo trovare piacere e gioia nel muoverci; accrescere la vitalità, sviluppare armonia e bellezza quando pratichiamo una qualunque attività.
Tutto il nostro mondo interiore – fatto di emozioni, immagini, ricordi, aspettative, pensieri – ha un’influenza sui movimenti presentati e viceversa.
Inoltre il modo in cui organizziamo la pratica quotidiana ha dei profondi significati simbolici che influiscono sul nostro animo.
Disporsi in cerchio, unire le mani davanti al petto, muoversi in maniera circolare, guardarsi negli occhi – solo per citare alcuni esempi – hanno degli effetti molto profondi.
Dobbiamo quindi scegliere in maniera molto accurata la disposizione e l’ordine di quello che facciamo conoscendone il loro significato e i loro effetti.
Sacro cerchio (Ruota di medicina)
Chiamiamo così il cerchio intorno al quale ci sediamo all’inizio e alla fine di tutti i nostri incontri.
Si tratta di qualcosa di più che una semplice disposizione spaziale, ma è la creazione di un luogo dove possiamo evolverci e prenderci cura di noi stessi e degli altri.
Creiamo così un posto di “buona medicina” poiché disporsi in cerchio significa essere tutti uguali, realizzando un gruppo di fraternità e sorellanza che nutre l’anima di gonuno.
Namastè
All’inizio e alla fine delle lezioni congiungiamo le mani davanti al petto e ci inchiniamo gli uni verso gli altri.
Namastè significa: “L’infinito Mistero che è in me, si inchina all’Essere Sacro che tu sei.”
Esattamente la comprensione e il rispetto profondo e reciproco che vogliamo promuovere nella nostra arte.
CANTARE INSIEME
La nostra pratica la possiamo anche definire come una forma di “mantra dinamici”.
All’inizio della lezione cantiamo dei mantra o delle vocalizzazioni per armonizzarci tra di noi, unire il respiro ed entrare nel ritmo che poi stabilirà la cadenza dei nostri successivi movimenti.
Quando cantiamo, i nostri neurostrasmettitori si collegano in modi nuovi e diversi e si accende il lobo temporale del nostro cervello, rilasciando endorfine che ci rendono più brillanti, più sani, più felici e più creativi.
Quando cantiamo in gruppo questo effetto è amplificato.
SHINRIN-YOKU
Pratichiamo al chiuso, ma amiamo farlo anche all’aperto quando se ne presenta l’opportunità.
Il rilassamento ottenuto dal bagno nella foresta, in senso figurato o letterale, si definisce Shinrin-yoku in giapponese.
Noi amiamo praticare all’aperto, nei boschi, sulle spiagge o vicino ai laghi.
Praticare sotto il sole o con la pioggia, è un modo intenso per unirci con la Natura e percepire la Sacralità della Vita.